Per una contestualizzazione storica



amore e psiche, dettaglio, Antonio Canova





 

Con il termine Neoclassicismo o Arte Neoclassica ci si riferisce al movimento artistico fiorito nel periodo compreso fra la seconda metà del XVIII secolo e i primi decenni del XIX secolo, ossia dal sorgere della Rivoluzione francese alla caduta di Napoleone Bonaparte (1815-16), fino all'inizio della Restaurazione e, nel nostro paese, al sorgere della polemica fra classicisti e romantici. Mentre si è spesso parlato con poca pertinenza di neoclassicismo riguardo certi aspetti del manierismo cinquecentesco o di alcune opere di Carducci, Pascoli o D'annunzio, è invece corretto ravvisare qualche precorrimento del concetto di "bello ideale", proprio dell'arte neoclassica, nella pittura di Raffaello (come sosteneva Mengs), nei trattati di alcuni saggisti del '600, o ancora negli scritti di alcuni teorici dell'Arcadia.
Ma mentre i riferimenti di questi ultimi alla cultura greca e romana erano filtrati dalla prospettiva cinquecentesca e secentesca, si deve solo a Winckelmann il merito di aver teorizzato una dottrina autonoma e originale del Neoclassico in opere quali "Storia dell'arte dell'antichità", determinando una corrente dell'arte pittorica, scultorea, letteraria, architettonica, musicale ed estetica in generale diffusa in tutta Europa, e sostenuta anche da Napoleone.
Il Bonaparte volle infatti farne un'arte di Stato perchè richiamasse alla memoria i fasti della democrazia ateniese e della repubblica romana, mitizzando una rinascita della romanità cesariana e imperiale; insomma, anche un'arma di propaganda politica.


Molti artisti del periodo si sono riconosciuti pienamente in tale corrente, e secondo i suoi canoni, poi ulteriormente sviluppati da teorici quali Mengs e Lessing, hanno realizzato alcuni grandissimi capolavori, e promosso una riscoperta dei tesori dell'antichità classica. In questo sito vedremo soprattutto gli apporti di Antonio Canova per la scultura, Ugo Foscolo in letteratura, J.L. David in pittura e Piermarini in architettura, passando per approfondimenti quali la ricorrenza di miti e fabule classiche nei temi del neoclassicismo (Chioma di Berenice, Amore e Psiche), o l'ideazione di città utopiche in base ai canoni delle polis antiche.
In Italia, nell'ambito della letteratura, la diffusione del Neoclassicismo fu ampiamente stimolata dagli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano (1738-'65), che entusiasmarono e ispirarono anche poeti e scrittori al di fuori di tale corrente artistica.

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