In questo periodo il concetto di architettura e di urbanistica è sempre più legato alla vita civile e all'ascesa della borghesia, che presenta nuove esigenze. La nuova città dovrà avere, come quella classica, i suoi monumenti (si riprende spesso infatti la struttura di templi quali il Partenone per edifici come la Chiesa di Madeleine e la Borsa a Parigi, o il Walhalla in Germania), ma l'architetto dovrà occuparsi anche dello sviluppo del tessuto sociale iscrivendo le nuove infrastrutture (scuole, musei, ospedali, mercati, prigioni, borse...) in modo funzionale alla nuova concezione urbanistica. La Cattedrale Santa Croce a Forlì di Giulio Zambianchi (1841) Centro motore di questa nuova visione costruttiva è l'Inghilterra, che dopo aver fatto proprie le caratteristiche del palladianesimo, trova ora eleganza e monumentalità nelle opere e nelle teorizzazioni di Robert Adam, promotore del movimento, seguito da architetti di pari rilievo quali John Soane e John Nash. |