MELCHIORRE CESAROTTI


 


Melchiorre Cesarotti (1730 Padova - 1808 Selvazzano), fu una personalità non grande e tuttavia centrale nello sviluppo delle lettere italiane fra Sette e Ottocento, tracciando alcune importanti direttrici del gusto preromantico pur muovendosi nell'alveo di una formazione illuminista, e insistette sulla natura fantastica e passionale della poesia e sulla libertà del genio creatore.
Fu scrittore, sacerdote e insegnante di greco ed ebraico: fautore moderato degli ideli illuministici, godette della protezione di Napoleone. Autore fecondissimo, fu fautore della raccolta delle sue opere complete in 40 volumi, fu traduttore dal greco (Iliade nel 1786-94), firmò "Sopra il dileetto della tragedia", "Sopra l'origine e i progressi dell'arte poetica", "Corso ragionato di letteratura greca" e vari opuscoli politici, oltre a un poema, "Pronea", in onore di Napoleone.
Fu rinomata la sua versione delle "Poesie di Ossian, antico poeta celtico" (altresì noti come Canti di Ossian, dello scozzese Macpherson): la scoperta di un mondo sentimentale nuovo, barbarico e aggraziato insieme, offriva un repertorio di temi e di moduli stilistici che avrebbero avto grande e rapida diffusione e a cui avrebbero attinto anche Alfieri e Monti, Foscolo e Leopardi.
Negatore del principio di autorità, Cesarotti individuò sia nell'uso che nella ragione gli elementi determinanti per l'evoluzione storica delle lingue e fu perciò equamente distante dal rigore purista e dagli eccessi innovatori.