IL GIORNO


 

Parini


Il giorno è un poema scritto da Giuseppe Parini e pubblicato nel 1763: si tratta di una satirica rappresentazione dell'aristocrazia milanese del suo tempo. Si divide in tre parti: Mattino, Mezzogiorno e Sera. L'ultima parte è divisa a sua volta in Vespro e Notte.
Nel Mattino Parini descrive l'inizio della giornata di un giovane, partendo dal suo risveglio, continuando con la colazione e la scelta relativa a varie bevande, dalla cioccolata (se ha bisogno di digerire ancora la cena del giorno precedente) al caffè (se sta ingrassando). Poi si passa a vari incontri, alcuni piacevoli, altri meno, la toeletta e la lettura di varie lettere. Poi esce per incontrare la sua donna (le aristocratiche del tempo avevano sia un marito che un accompagnatore, chiamato Cicisbeo, con cui trascorrere la giornata).
Il Pomeriggio vede il giovane arrivare alla casa della signora, mangiare con lei e incontrare il marito di lei, che appare annoiato e freddo, ma non minimamente risentito per la presenza dell'amante (anche lui ha sicuramente un'amante). Il pranzo è seguito dal caffè e giochi.
Il Vespro si consuma con il protagonista e la donna che incontrano amici e passeggiano per le strade discorrendo di varie faccende.
Nella Notte gli amanti vanno ad un incontro, e l'autore descrive la gente presente nella sala: poi giocano tutti a carte e con questo si conclude la giornata del protagonista, che si reca a dormire a notte fonda con l'idea di svegliarsi in tarda mattinata il giorno seguente.
L'opera è strutturata come fosse un esempio ideale, iper-dettagliato, della giornata tipo di un giovane aristocratico, mentre il tutto si svolge con chiara ironia ed una visione sarcastica della classe sociale descritta: appunto lo stile esalta questo contrasto interno, giacchè l'epicità della scrittura, ispirata a Omero e Virgilio, cozza terribilmente e con comici effetti con la banalità e la futilità degli eventi descritti.