CRISTIANA

L'interpretazione cristiana è stata elaborata a posteriori, giacchè, sebbene la diffusione del Cristianesimo in Africa Settntrionale durante il II secolo avesse raggiunto livelli interessanti, è tuttavia impensabile che Apuleio volesse dare una simile impronta alla propria opera. Le chiavi di lettura più analitiche sono state date da

  • Boccaccio: Psiche è vista come l'anima razionale, le due sorelle come l'anima vegetativa e sensitiva, Cupido come l'amore onesto; dunque il messaggio è la superiorità della ragione umana sui sensi: la razionalità è infatti l'unica dote che contraddistingue l'uomo dai vegetali e dagli animali "bruti"

  • Fulgenzio: Psiche, figlia di Dio e della materia, insidiata dalla carne e dal libero arbitrio (le sorelle), è condannata da Venere (la libidine) alla rovina, ma riesce a salvarsi scoprendo gli aspetti concreti dell'esistenza

  • gli autori della Chiesa: divisa in più tendenze, focalizza l'allegoria verso l'istituzione ecclesiastica e Gerusalemme




  • FOLKLORICA

    L'interpretazione folklorica, approfondita da Propp, inquadra gli svolgimenti della fabula di Apuleio entro lo schema fisso di tutte le fiabe, composto da trentuno funzioni narrative disposte sempre nello stesso ordine.




    MISTERICA

    I parallelismi fra i culti misterici di Iside e la novella di Cupido e Psiche sono numerosi, e propongono tale interpretazione (sostenuta anche dalle Metamorfosi nella sua totalità) come la più storicamente verosimile:

  • il corrispondente egiziano di Cupido è Arpocrate, figlio di Iside

  • un oracolo chiama Psiche alle nozze con Cupido, descritte nella favola come un atto di morte: infatti le "nozze sante" sono una delle principali componenti dei riti di iniziazione, in cui il dio era rappresentato da un sacerdote e l'appello all'iniziazione veniva emanato attraverso un oracolo ed un sogno; la persona, così come nel romanzo, moriva (simbolicamente): in tal modo il rito assumeva la duplice valenza di vita e morte

  • la scena della lampada richiama la cerimonia della visione del dio, dopo la quale l'iniziato deve tornare al mondo

  • il fatto che Psiche si lasci cadere nel fiume corrisponde al bagno dell'iniziato, incui tutti i suoi peccati vengono lavati

  • le prove cui viene sottoposta Psiche rispecchiano fedelmente quelle sostenute dagli iniziandi ai riti misterici

  • la conduzione finale di Psiche nell'Olimpo simboleggia l'avvenuta introduzione del mista nella comunità religiosa




  • PSICANALITICA

    La favola di Cupido e Psiche è stata analizzata nel 1985 da von Franz secondo una visione psicologica (pur senza voler chiaramente cercare tale intenzione in Apuleio) individuando quattro temi fondamentali:

  • la nascita e lo sviluppo di un rapporto d'amore (dall'iniziale idealizzazione dell'innamoramento, passando per la scoperta dell'aspetto realistico e meno idilliaco sino all'accettazione di un compromesso necessario fra due differenti individui)

  • l'amore come sentimento che purifica l'uomo innalzandone lo spirito (l'amore è nello stesso tempo tormentatore e purificatore dell'anima, in quanto con i problemi che pone favorisce lo sviluppo psichico, ossia la presa di coscienza di noi stessi come individui e al contempo dei nostri legami all'interno della società)

  • la nascita e lo sviluppo dell'uomo all'interno della società (rapporto con la propria figura materna in senso negativo, come il puer eternus -corrispondente ad Eros nei culti misterici- o positivo, trovando da essa la forza per confrontarsi con la società)

  • il rapporto di ogni uomo con la propria anima (necessità di scoprire il proprio mondo interiore per giungere ad includere nella propria individualità una parte dell'inconscio collettivo)





  • FILOSOFICA

    L'interpretazione filosofica invece, si dirama in neoplatonica e aristotelica. L'ipotesi più rilevante, quella neoplatonica [posto che Plotino, il maggior esponente della scuola visse quasi un secolo dopo Apuleio, e che è dunque improbabile che quest'ultimo avesse voluto arricchire la propria opera di significati propriamente neoplatonici], si incentra sul concetto di emanazione: l'anima razionale (Psiche), cioè, deriva da un principio universale ed eterno, l'Uno (vale a dire l'Olimpo degli Dei), e nulla, al mondo, partecipa così intensamente dell'essenza dell'Uno come l'anima stessa (infatti Psiche, ovvero l'anima, è definita come la creatura più bella e affascinante del mondo tanto che gli altri uomini la confondono per la Venere scesa in Terra).
    Tuttavia, l'eccessiva cura per le cose terrene (i tesori della reggia) conduce Psiche ad agffrontae numerose peripezie, le quali stanno a rappreserntare il degrado dell'entità emanata nella materialità (la quale, platonicamente parlando, coincide con l'assenza dell'Uno). Ma l'anima, che è immortale (per Plotino, infatti, nulla muore o si rigenera dato che tutto è essere), è riassorbita nell'Uno di cui fa parte (processo dell'estasi) e diviene libera (così Psiche è finalmente in grado di salire con Cupido nell'Ollimpo degli Dei).