Per quanto concerne la letteratura neoclassica, essa in Italia fu stimolata, oltre che chiaramente dal messaggio winckelmanniano e dal classicismo arcadico, anche dagli scavi archeologici di Ercolano e Pompei (1738-65), che portando alla luce numerose opere poi largamente riprodotte, ispirarono vari rimatori, contribuendo alla costituzione di una linea neoclassica dovuta anche agli scritti sulle arti di vari teorici.
La corrente, seppur non sempre si differenzi dall'anteriore arcadica, inizia con la poesia lirica latineggiante di Ludovico Savioli e continua con i poeti emiliani del secondo Settecento, in cui tuttavia il fondamento neoclassico non è alieno da influssi illuministici ed echi pre-romantici. Alla poetica neoclassica si richiamano anche il Parini nelle revisioni del "Giorno", nella composizione delle ultime odi e nei discorsi teorici sulle arti; i poeti didascalici come il Mascheroni; e il "proto-romantico" Alfieri, rievocatore in parecchie tragedie, su basi plutarchiane, del sublime mondo eroico della Grecia e di Roma e autore di varie liriche di fattura e accento neoclassico.
Vincenzo Monti_di Andrea Appiani_1809Ma gli esponenti più qualificati del neoclassicismo italiano sono in primo luogo Vincenzo Monti e il Foscolo. Il Monti, nonostante accolga sempre spunti di varia natura culturale, svela una preminente continuità classica nella sua attività: dalla "Prosopopea di Pericle" al "Sermone sulla mitologia". Il Foscolo invece è neoclassico soprattutto nelle sue due Odi e nelle "Grazie"(autentico capolavoro incompiuto del nostro neoclassicismo), ma tiene presente l'estetica del "bello ideale" in tutta la sua opera di poeta, narratore, teorico d'arte, critico letterario, giungendo ad una personalissima forma di neoclassicismo romantico. Egli è pertanto l'unico italiano a potersi collocare accanto a stranieri quali il Keats, lo Shelley, Schiller o Goethe.
Vi sono poi altri autori di minore osservanza neoclassica come il Pindemonte traduttore dell'Odissea, Alessandro Verri nel periodo romano, il Manzoni dell'Urania o addirittura il primo Leopardi.