Il Giuramento degli Orazi


1784, olio su tela
Parigi, Museo del Louvre


L'opera, del 1784, si ispira alla tragedia Horace di Corneille (1640), la quale riprende la leggenda romanaa dei tre fratelli Orazi che, nell'età del re Tullio Ostilio (VII sec aC), furono scelti per combattere contro i tre fratelli Curiazi, decidendo in tal modo le sorti della guerra fra Roma e Albalonga.
L'impianto prospettico ha il suo punto di fuga laddove s'incontrano le mani e gli sguardi degli uomini, la cui determinazione è resa dal rigore geometrico costituito dalla disposizione dei corpi maschili. Il dolore dei personaggi femminili è reso invece con un andamento curveggiante, che evidenzia la contrapposizione fra la componente virile e la sua controparte femminile, tenuta fuori dal rituale, eppure sinceramente partecipe e necessaria.
Sullo sfondo vi sono tre archi a tutto sesto, ognuno dei quali inquadra un gruppo: il padre al centro (la Patria), i tre fratelli (il dovere), le donne e i bambini (i sentimenti). E' bene comunque ricordare che il dipinto fu commissionato da re Luigi XVI, e che solo con l'avvento della Rivoluzione fu letto come esaltazione della fede repubblicana e dell'Illuminismo, attraverso un riferimento al contratto sociale di Rousseau: il giuramento ritratto fu infatti interpretato metaforicamente come un atto di unificazione degli uomini alla legge dello Stato.



J.L. DAVID