Nato a Bosisio in provincia di Como nel 1729, Giuseppe Parini
fu avviato sin dallinfanzia alla vita ecclesiastica, dedicandosi con passione
alla lettura dei classici latini e greci. Nel 1752 esordì con la
raccolta "Alcune poesie di Ripano Eupilino", che gli valse lingresso
nellAccademia dei Trasformati di Milano.
Ordinato sacerdote nel 1754, si impiegò per alcuni anni
come precettore presso le famiglie nobili milanesi dei Serbelloni e degli
Imbonati: in questi anni Parini ampliò e approfondì i suoi
interessi, intervenendo anche nelle polemiche letterarie del tempo. Nel
1761 lesse ai Trasformati il "Discorso sopra la poesia", dichiarazione
di poetica già matura, in cui la Poesia dovrebbe spingere
alla virtù e al bene attraverso una forma sapientemente controllata
e studiata.
Il periodo tra il 1757 e il 1795 è segnato dalla produzione
delle 19 Odi, una poesia di alto contenuto civile e morale.
Opera importante di Parini è "Il Giorno", poema
satirico in endecasillabi sciolti diviso in quattro parti: Mattino,
Mezzogiorno,
Vespro e Sera, questultima rimasta incompiuta. Nellopera,
la giornata di un giovin signore è tratteggiata attraverso una
serie di quadri satirici, che descrivono impietosamente le mollezze
e la vacuità del mondo aristocratico. La critica del mondo
ozioso dei nobili è in Parini non tanto politica quanto morale:
lautore auspica infatti che i nobili tornino a meritare il ruolo di guida
loro assegnato, riacquistando uno spessore morale adeguato. I temi di eguaglianza
sociale e la valutazione positiva delle qualità ancora integre del
popolo, sono quindi da considerarsi sempre allinterno di una cornice ideologica
moderata.
Nel maggio 1796 le truppe giacobine guidate da Napoleone Bonaparte
irruppero in Milano insediandosi nel municipio; Parini fu onorato come
precursore delle idee rivoluzionarie e fu invitato insieme a presiedere
un comitato preposto alle scuole e ai teatri, ma le sue posizioni,
molto più moderate che rivoluzionarie, furono causa dellesclusione
dalla municipalità dopo soli due mesi. Nel 1799 gli Austriaci
riconquistarono la Lombardia e Parini non poté evitare le persecuzioni
dei reazionari.
Morì a Milano nel 1799 e per volontà testamentaria fu
seppellito nel cimitero di Porta Comasina, in una tomba non distinta: č il Foscolo nei Sepolcri a criticare il fatto che un cosė grande poeta sia potuto essere stato dimenticato dai suoi concittadini. |