L'opera titolata "Poesie", solitamente presentata nella sua edizione definitiva del 1803, è composta da dodici sonetti e due odi. Prima di tale edizione però, tale raccolta delle migliori composizioni poetiche giovanili di Foscolo, che comprendevano anche canzonette, anacreontiche, ed elegie, fu pubblicata in una prima edizione del 1798 con sette sonetti, andata perduta, e poi una seconda del 1802 costituita da otto sonetti e l'ode a Pallavicini, mentre una terza, risalente a pochi mesi prima dell'edizione definitiva, conteneva altri tre sonetti ("Alla sera", "A Zacinto" e "Alla Musa") e l'ode "All'amica risanata".
Nelle composizioni è avvertibile una comune caratteristica di fondo, ossia il profondo significato assunto dalla poesia di sublimare attraverso la sua bellezza il soggetto dei suoi versi, che spesso coincide con una donna: in ciò è assolutamente chiara una concezione neoclassica della poesia, confermata dalla ripresa nel sonetto "In morte del fratello Giovanni" del Carme CI di Catullo.
E' importante comunque ricordare i riferimenti anche al Parini (per le Odi), e ad Alfieri e Petrarca (per i Sonetti).